Buffett contraddice Faber: DJ fino a 100mila punti

L’ottimista per eccellenza si schiera contro il pessimista per antonomasia: in altre parole Warren Buffett si scaglia contro Marc Faber.

Dow Jones a 100mila punti

Se il secondo non esita a parlare di bolla speculativa, il primo parla di un rally per Dow Jones che potrebbe arrivare tranquillamente a 100mila punti senza dover preoccupare più di tanto gli investitori. Il motivo è presto detto: l'economia Usa ha una duttilità di base molto ampia che le permette di essere anche dinamica. Per questo motivo continuerà a crescere a prescindere da chi sarà alla Casa Bianca. Ed è per la stessa ragione che chi investe non deve farlo guardando al fattore politico. Parole che sono in perfetta linea con il suo pensiero il quale da oltre mezzo secolo predica sempre il lungo termine come direttiva cardine per l'investimento. Warren Buffett, le cui frasi sono ormai celebrate al pari dei mantra buddisti dagli operatori di Wall Street, ha sempre consigliato di investire in un'azione seguendo un criterio molto semplice: quello di comprare un'azione e metterla in un cassetto per poi riprenderla dopo 10 o 15 anni. Se non mai più.

Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) mon amour

A rendere conveniente l'acquisto, perciò, non sarà la speculazione, ma il dividendo e la crescita dell'azienda sulla quale si è investito. Da qui il monito ad evitare le aziende hitech che spesso hanno dimostrato una certa evanescenza, in particolare a causa di un modello di business non omogeneo per tutte e che ancora deve dimostrare la sua efficienza. Poche le eccezioni nel portafoglio Buffett, la più famosa delle quali è IBM (NYSE: IBM - notizie) , non più da lui considerata hitech, ma una vera e propria industria. Recentmeente, però, ad affiancare il gigante della storia del computer, è entrata in scena anche Appple la quale, mutando la sua natura da società tecnologia a società di valore vero e proprio, ha riscontrato il gradimento del guru di Omaha: Buffett, infatti, non ha esitato a raddoppiare la quota che detiene in Apple, dall'inizio dell'anno, arrivando ad averne in portafoglio 123 milioni di azioni (pari a 18 miliardi di dollari) contro le 57 milioni della fine del 2016. Impossibile, dunque, ignorare la centralità dell'iPhone nella vita delle persone che, al pari della CocaCola, ormai, non possono più farne a meno. Non è dunque difficile capire la fiducia di Buffett nella ditta di Cupertino,una fiducia dettata anche dal fatto che, secondo Buffett, Apple sarà la prima società ad arrivare a 1000 miliardi di dollari di capitalizzazione, oltre il 40% in più rispetto ai livelli attuali.

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